Visita biomeccanica del ciclismo, cos’è e come funziona

Visita Biomeccanica Ciclismo

La visita biomeccanica del ciclismo o “bike fit” è il processo di valutazioni antropometriche e della bicicletta, con l’obbiettivo di ottimizzare la posizione del ciclista in sella.

Spesso la pratica del ciclismo porta all’insorgenza di infortuni, dolori, chiamate “tecnopatie”.

Le più comuni sono dolore alle ginocchia, dolore alla schiena, dolore al collo, problemi di intorpidimenti e formicolio di mani e piedi, fino ad arrivare a problemi di appoggio sulla sella, come formicolii e addormentamenti delle aree genitali.

Essendo questi problemi spesso correlati ad una posizione non sostenibile dell’atleta, si capisce come l’analisi biomeccanica ricopra un ruolo fondamentale anche nella prevenzione di infortuni e di conseguenza l’incremento di comfort e di prestazione.

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A cosa serve la visita biomeccanica nel ciclismo?

La visita biomeccanica del ciclismo serve dunque a prevenire le problematiche derivanti da una scorretta postura del ciclista, è indicata sia per i professionisti, che in genere richiedono una visita biomeccanica per bici da corsa, ma anche da amatori, cicloturisti o ciclisti ricreazionali.

Il posizionamento in sella ha bisogno di adattamento da parte del corpo umano, da intendere come un “allenamento alla posizione”, per questo motivo i ciclisti che dedicano meno tempo alla pratica ciclistica rispetto ad un professionista, avranno bisogno di più tempo per abituarsi all’assetto.

Così come un’attenta analisi delle potenzialità fisiche di un atleta aiutano in maniera significativa ad incrementarne la performance.

Quali sono i pilastri della biomeccanica del ciclismo?

  1. La valutazione posturale:
    Un’accurata valutazione posturale, della mobilità delle articolazioni e della capacità muscolari, della storia anamnestica e ciclistica di ogni singolo individuo sono fondamentali per individuare le potenzialità e poterle esprimere al meglio sulla bicicletta.
  2. La posizione dei piedi sui pedali:
    La corretta spinta sui pedali dovrebbe essere in grado di trasferire tutta la potenza generata dalle gambe e da tutto il corpo in maniera ottimale. La posizione del piede sul pedale deve tener conto anche di aspetti morfologici del piede stesso, ma in generale dovrebbe permettere di spingere con la parte più “rigida”, ovvero lo spazio compreso tra la prima e la quinta testa metatarsale, quindi dietro quella che in inglese viene definita “ball of the foot”.
    La posizione dei piedi sui pedali ha una diretta correlazione con la posizione e quindi il movimento del ginocchio.
    Una posizione troppo avanzata del piede potrebbe portare alla sofferenza dell’arco plantare e all’utilizzo scorretto della muscolatura della gamba, una posizione troppo arretrata (del piede), al contrario potrebbe provocare sovraccarico al ginocchio, oltre che del tendine di achille che dovrebbe gestire una leva molto meno favorevole.
  3. Altezza della sella:
    Una delle regolazioni più importanti della visita biomeccanica bici. L’altezza della sella dovrebbe permettere al ginocchio una corretta estensione fino a formare un angolo tra i 140° e 150° (che può leggermente variare in base alle diverse discipline), esistono diverse formule matematiche per un calcolo approssimativo anche se uno strumento di video analisi come Iver vision permette di essere precisi e di poter rivalutare nel tempo la posizione.
  4. Inclinazione della sella:
    Altro aspetto importante è l’inclinazione della sella, direttamente correlata con la posizione del bacino e di conseguenza l’inclinazione del tronco e alla flessione dei gomiti sul manubrio.
    L’inclinazione della sella scorretta potrebbe portare a dolori alla schiena così come un’esagerata compressione della zona genitale.
  5. Regolazioni accessorie:
    Le regolazioni fondamentali sono quelle che permettono di trovare l’appoggio saldo dei piedi e la corretta posizione del baricentro del corpo, la maggior parte del peso del ciclista è scaricato sulla sella e i pedali. Le regolazioni riguardanti il manubrio, lo stem sono eseguite di conseguenza.

Il posizionamento in sella richiede attenzione e dedizione, raccolta di dati ed elaborazione. È un processo che richiede tempo, anche dopo la visita, per l’adattamento del corpo e la rivalutazione.
Il corpo dell’atleta cambia, anche in base allo stato di forma fisica oltre che con l’avanzare dell’età, per questo esistono degli strumenti tecnologici precisi per la rivalutazione nel tempo e l’ottimizzazione della posizione in bicicletta in ogni fase della vita.

Quanto Costa una visita Biomeccanica?

Il prezzo di una visita biomeccanica può variare molto in base al servizio offerto e dallo specialista che la esegue, in generale si parte da € 50 per un servizio base fino ad € 200 per i professionisti che offrono un servizio più approfondito, integrando, ad esempio, valutazioni posturali fisioterapiche e assistenza durante il periodo di adattamento post bike fit.

Erik Bizzoni